Con molto piacere ospito nel mio sito l’originale articolo di Grazia Azzali, nel quale l’autrice incrocia le sue esperienze nel campo della Mediazione Umanistica e del Focusing. Il testo, infatti, nasce come tesina finale del percorso per mediatrice umanistica, durante il quale Grazia stava seguendo anche quello da me condotto per diventare insegnante di Focusing – qualifica che oggi possiede. Così, come accade a tutti coloro che incontrano il Focusing in maniera seria – perché non c’è scampo, il Focusing feconda ogni professione ed esperienza con cui viene in contatto – in lei i due saperi si sono naturalmente fusi dando vita a qualcosa di pregio che prima non esisteva.
Il titolo che ha scelto “La Mediazione Umanistica e il Focusing: un incontro allo specchio”, è perfetto, e infatti, nel seguente brano che apre la sua tesi – ma una simile risonanza permea tutto l’articolo – si potrebbe sostituire ‘mediazione umanistica’ con ‘Focusing’ e il senso della frase risulterebbe pienamente coerente.
“La mediazione umanistica offre uno spazio per accogliere la separazione. (…) Essa si inscrive nel bisogno fondamentale dell’individuo di riconoscere, di attraversare il conflitto, la lotta che ognuno combatte, non soltanto con gli altri, ma anche con sé stesso, e di confrontarsi, così, con le questioni fondamentali della vita.”
Personalmente, dato che una ventina di anni fa ebbi modo di incontrare un po’ a vicino lo straordinario lavoro di Jacqueline Morineau, posso dire che tra gli approcci alla mediazione che conosco è quello che sento più prossimo alla mia filosofia esistenziale, tanto da poter affermare che, relativamente al conflitto, il Focusing (che però abbraccia l’intero campo dell’esperienza umana andando ben oltre la dimensione del conflitto) è una forma di mediazione umanistica esercitata verso sé stessi.
Ciò detto, invito volentieri a scorrere queste pagine, di assai gradevole lettura perché scritte da chi sa raccontare, nelle quali si respira grande passione per l’umano e si trovano tanti spunti che potranno concretamente arricchire sia chi pratica il Focusing che quanti si occupano di mediazione. Buona lettura! (per leggere l’articolo clicca sull’immagine)